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Vesuvian Lost Cities

The Vesuvian Lost Cities before the "Discovery". Sources Experience, Imagery in Early Modern Period.
Il progetto di ricerca VeLoCi ambisce a raggiungere tre obiettivi: innovare narrativamente lo stato dell’arte esplorando la dimensione simbolica e materiale del processo di conoscenza del passato, delle rovine e delle città abbandonate dopo i disastri naturali, fenomeno che caratterizza fortemente la penisola italiana e in particolare le sue regioni meridionali; sperimentare metodologicamente, ricostruendo tramite le fonti una storia “negata” per ricostruire l'identità di un paesaggio “perduto”; contribuire alla diffusione di una storia che avrà non solo ricadute positive nella comunità accademica, ma potrà apportare benefici anche alla società e alle istituzioni pubbliche gettando le basi per strategie di conservazione più articolate mirate alla protezione e alla gestione di un patrimonio culturale ampio, così da valorizzare l’identità di questi luoghi e da promuovere l’inclusione sociale.

Focus 1

Il progetto di ricerca intende esplorare il processo di conoscenza delle città scomparse in seguito all’eruzione del Vesuvio, ovvero Pompei, Ercolano, Oplontis e Stabia, prima dell’avvio degli scavi archeologici ufficiali, avviati nel 1738, in seguito ai quali avvenne la “scoperta” delle città antiche.

Focus 2

La ricerca si concentra sull’età moderna e prenderà in esame varie fonti: iscrizioni ed epigrafi, testi topografici e cartografici, testimonianze iconografiche e cartografiche, fonti letterari, resti archeologici e architettonici, documenti d'archivio.

Focus 3

VeLoCi ambisce a inserire la vicenda delle città collocate nell’area vesuviana nella più ampia cornice della storia dell’antiquaria, costruendo relazioni critiche e interpretative con altri casi di studio affini.