Al via le ricognizioni del team VeLoCi sui luoghi delle città scomparse
Il team del progetto VeLoCi ha iniziato i sopralluoghi sui siti delle città oggetto della ricerca. La prima tappa è stata Castellammare di Stabia, dove si trovano i resti di quella che fu l’antica Stabiae romana. Questo sito fu oggetto di diverse campagne di esplorazione e scavo cominciate ufficialmente in età borbonica (a partire dal 1749), ma deve la sua “riscoperta” all’attività del professore e archeologo stabiese Libero D’Orsi (1888-1977), il quale diresse tra il 1950 e il 1962 un’intensa campagna di scavo sulla collina di Varano, riportando alla luce le ville di Arianna e di San Marco.
Le ricerche condotte nell’ambito del progetto VeLoCi, tuttavia, indicano come anche in questo caso numerosi siano stati i ritrovamenti e le testimonianze già nel XVI e XVII secolo. Presto vi aggiorneremo!
La ricognizione è iniziata con una visita alla Biblioteca comunale “Gaetano Filangieri” e la consultazione di un’interessante raccolta di testi legati alla storia della città. Con l’aiuto della direttrice Olimpia Cappelluti e del suo collaboratore Francesco Chiacchio abbiamo individuato diversi materiali bibliografici di grande utilità per le nostre indagini.
Proseguendo verso Piazza Papa Giovanni XXII, abbiamo visitato il cinquecentesco Palazzo Farnese (attualmente sede del Municipio di Castellammare di Stabia), la Concattedrale di Santa Maria Assunta e San Catello, che conserva preziose tracce materiali della Stabia tardoantica, e l'oratorio dell'antica chiesa di San Filippo, che ospita il MUDISS - Museo Diocesano Sorrentino-Stabiese. Ringraziamo l’arch. Gerarda Cimmino per l’accoglienza.
Grazie anche alla Polizia municipale di Castellammare di Stabia per la disponibilità e le tante indicazioni fornite.
Imprescindibile è stato naturalmente il sopralluogo all'area archeologica di Stabia-Varano, la cui direzione è a cura della dott.ssa Silvia Martina Bertesago. Esso ha riguardato sia la villa di Arianna e sia quella di San Marco, e si è svolta in compagnia del dott. Alessandro Licata. La visita si è conclusa presso la Reggia di Quisisana dove ha sede lo straordinario Museo Archeologico di Stabia Libero D’Orsi, riaperto da poco con un rinnovato allestimento. Desideriamo fare i nostri complimenti alla direttrice Maria Rispoli e al personale di sala, con cui ci siamo confrontati su diverse questioni legate alla provenienza degli oggetti esposti e alla genesi del nuovo percorso espositivo.
Il programma dei sopralluoghi proseguirà nelle prossime settimane con Oplontis – Torre Annunziata e Boscoreale.